“COME SI DIVENTA VISUAL MERCHANDISER?”
VI RACCONTO LA MIA STORIA

Molte persone mi hanno chiesto e mi chiedono tuttora che scuola bisogna fare per diventare VM, sia giovani desiderosi di intraprendere questa professione, sia clienti e colleghi per semplice curiosità.
In realtà non c’è una regola valida per tutti, ognuno ha il suo percorso e ognuno ci arriva in maniera diversa. Per quanto mi riguarda, ho raggiunto la consapevolezza che volevo fare questo lavoro intorno ai 27 anni. Prima ho avuto varie esperienze lavorative, anche diverse tra loro, ma tutte davvero utili.

Ma partiamo dall’inizio!

LA MIA STORIA

Fin da piccola sono stata attratta dal mondo della moda, guardavo incantata le sfilate in televisione, e iniziavo a disegnare vestiti improbabili; ma allora erano gli anni ’80 e tutto era concesso….
Per inclinazione naturale, quindi, ho frequentato la scuola superiore diplomandomi come

“Disegnatrice e Stilista di Moda”.

Mi ricordo che passavo ore a sfogliare riviste di moda, gli anni 90 erano gli anni delle super TOP Model, si affermavano i grandi stilisti, io adoravo il genio di Gianni Versace e gli abiti scultura di Gianfranco Ferré. 
Terminata la scuola ho iniziato a lavorare, facendo davvero tutto ciò che mi permettesse di essere indipendente, (volantinaggio, vendita porta a porta, cameriera, commessa, guardarobiera). 
L’idea di fare qualcosa di creativo nel mondo della moda l’avevo accantonata.

Con i soldi messi da parte negli anni di lavoro, sono riuscita ad aprirmi a soli 24 anni un piccolo negozio di oggettistica e modernariato; ed proprio lì che ho capito che mi piaceva sistemare gli oggetti, trovargli la collocazione migliore, dedicarmi all’allestimento della vetrina e del negozio.

Contemporaneamente, in quel periodo si stava affermando il lavoro di Visual Merchandiser che andava a sostituire l’ormai datata figura del “VETRINISTA”.
Ho avuto quindi una sorta di illuminazione, tutto mi è sembrato più chiaro, e ho deciso cosi di frequentare dei corsi di Arte Vetrinistica e Visual Merchandising.
I corsi mi hanno dato la possibilità di entrare in contatto con realtà del settore e di iniziare a svolgere questo lavoro.

 “Il primo giorno”

Ricordo ancora il primo giorno che ho affiancato la persona che poi avrei sostituito nell’allestimento delle vetrine di un noto marchio di biancheria per la casa.
Mi approcciavo da subito al mondo del lusso, e non vi nascondo che ero un po’ terrorizzata all’idea di toccare i prodotti, spostarli, di mettere le cose nel modo sbagliato…; per fortuna la pazienza della mia tutor e la continua pratica mi hanno aiutata ad acquisire sicurezza e a rendermi autonoma.

Io sostengo che i corsi si, vanno bene; danno delle nozioni di base, ma la differenza la fa la pratica, la determinazione personale e la voglia di mettersi in gioco.
Dopo circa un anno dall’inizio di questa avventura, ho ricevuto un’offerta di lavoro da una grande Azienda leader nella produzione di lingerie; sono entrata a far parte del team Visual alla fine del 2001, cosi che quella è diventata la mia seconda casa, una seconda famiglia.

È stata sicuramente l’esperienza lavorativa più importante, sono cresciuta cambiando ruolo e facendo carriera all’interno dell’Azienda, gli ultimi anni mi occupavo di coordinare l’immagine di tutti i negozi di proprietà nel mondo, della formazione dei Visual e team di vendita locali.

Organizzavo tutto il processo di produzione e installazione dei props vetrina.

Ero davvero in una posizione professionale invidiabile, fino a che nel Giugno 2015, l’Azienda decide di fare una ristrutturazione (l’ennesima in pochi anni), vale a dire taglio dei costi, taglio del personale;

ed è cosi che anch’io finisco nella lista degli esuberi,  ritrovandomi a 42 anni senza lavoro.

È stato un momento molto difficile, autostima sotto i piedi, paura del futuro… io che pensavo di essere un elemento indispensabile, tutto ad un tratto non servivo più.

 Ricominciare

Dietro ad accadimenti che possono sembrare negativi, spesso si nascondono grandi opportunità.

E’ proprio quello che è successo a me; grazie al network che mi ero costruita in tanti anni, ho iniziato da subito a collaborare come freelance per diverse aziende.
Da libera professionista ho potuto esplorare ed approfondire diversi ambiti;

il design DESIGN Vetrine & Display 

gli allestimenti per eventi e l’arte floreale

,https://www.zankyou.it/p/presentazione-del-calendario-moda-sposa-2020

la grafica, e la fotografia.

FOTOGRAFIA still life & prodotto

 

Il percorso professionale di ognuno di noi è fatto di alti e bassi, è giusto cogliere il meglio da ogni opportunità che ci si presenta, ridimensionare o cambiare i nostri progetti quando alcune porte si chiudono; insistere quando siamo convinti di essere sulla strada giusta, senza preoccuparci troppo del giudizio degli altri o farci demoralizzare da momenti negativi.

Il mondo del lavoro oggi è molto esigente, sia che decidiamo di intraprendere un percorso da lavoratore dipendente, sia  che scegliamo la strada da libero professionista.

Ci vengono richieste sempre più competenze; per questo bisogna continuare a studiare, aggiornarsi, reinventarsi ed impegnarsi quotidianamente.

Cosa fare per diventare VM?

A chi volesse quindi iniziare la carriera di Visual Merchandiser, io consiglio senza dubbio almeno un’esperienza in negozio come venditore; per capire, ascoltare le necessità dei clienti e rubare i segreti di chi fa già questo lavoro.

Le Aziende più strutturate organizzano internamente  corsi di Visual al proprio staff di vendita, ovviamente sono corsi specifici per il prodotto che si va a proporre; se si è intenzionati ad avere una formazione più completa, oggi le possibilità sono veramente tante, basta solo cercare quella  più adatta al proprio budget e alla propria crescita personale.

Che caratteristiche deve avere un VM?

Come dicevo prima, oggi viviamo in una realtà professionale molto esigente e competitiva, tutto è fluido, in perenne evoluzione, le skills che vengono richieste ad un VM o aspirante tale sono davvero molte:

creatività, capacità organizzative e di analisi, autonomia, leadership, problem solving, flessibilità, conoscenze grafiche e informatiche.

Io aggiungerei che bisogna essere persone empatiche, curiose, appassionate e determinate;

quindi….se pensi di avere tutte queste qualità, è sicuramente il lavoro giusto!

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